Medicane 2020
Ciao, vorrei aggiungere la mia esperienza all’ articolo URAGANO di Mario Fabris.
Io ero ormeggiato all’inglese sul molo esterno del “marina” di Argostoli. Ben ormeggiato e cosciente dell’arrivo del madicane. Tre cime a prua e tre a poppa, spring, parabordi, genoa ben serrato come tutto il resto.
Abbastanza tranquillo.
Però ad un certo punto, nel pieno della tempesta, una imbarcazione ormeggiata davanti alla mia rompe gli ormeggi e mi viene addosso. Con l’ancora mi taglia le cime di prua scorre sul mio fianco, strappa candelieri e draglie e se ne va alla deriva nel porto.
La mia barca si gira e sbatte con la poppa sul molo e nonostante tutta la notte fuori sotto l’acqua con dei parabordi si fa un bel buco per fortuna sopra la linea di galleggiamento. Il fianco va a sbattere sull’ancora della barca che mi sta dietro e si rovina tutta la falchetta.
Al primo calo di vento, aiutato da alcuni cortesi pescatori greci a da una copia di italiani, che ringrazio tantissimo, riusciamo con una lunga cima a far girar la barca e riposizionarla in fianco al molo.
Ho rintracciato il proprietario straniero della barca investitrice e ho chiesto il risarcimento dei danni. La sua assicurazione mi risponde picche.
Ecco, per fortuna che non ci sono stati feriti e i danni sono riparabili.
Morale: anche in porto non sei al sicuro.
Buon vento a tutti.
Enzo