Ancora sulla BANDIERA DI SAN MARINO
Si tratta di una quasi “new entry” nel panorama diportistico internazionale, nel senso che il registro nautico della Repubblica di San Marino, già istituito nel 2005, è stato radicalmente modificato nel 2019 ed è entrato pienamente in vigore ad inizio estate di quest’anno.
Il Registro si compone ora di due sezioni: quella del diporto, in cui sono iscritte imbarcazioni e navi (vige quasi la medesima classificazione delle unità da diporto italiane); e quello per le navi mercantili, di qualsiasi tipologia e stazza.
La Repubblica del Titano ha aderito a tutte le convenzioni internazionali che riguardano la navigazione marittima, pertanto è perfettamente in regola per promuovere l’iscrizione di unità in navigazione internazionale.
Sotto il profilo del “genuine link” San Marino risponde in pieno alle disposizioni internazionali e soprattutto alla UNCLOS. Lo Stato, attraverso la sua “amministrazione marittima”, conduce un controllo costante sulle proprie unità iscritte, prevedendo non solo le necessarie verifiche amministrative sulla proprietà dello yacht/nave, ma anche la pubblicità navale (trascrizioni della proprietà, ipoteche, ecc.).
Gli yacht, come le navi, sono sottoposti a visite ispettive di sicurezza, per il diporto con cadenza quinquennale. La normativa tecnica e amministrativa è di stampo anglosassone, quindi già di per sé agile e di facile interpretazione (tra l’altro la lingua ufficiale della Repubblica è l’italiano; i documenti ufficiali sono anche in lingua inglese).
L’impronta “britannica” si evidenzia soprattutto nella richiesta delle dotazioni di sicurezza, lasciata molto ai criteri di buon senso marinaro del comandante. La presenza a bordo della zattera di salvataggio, ad esempio, è facoltativa per navigazione fino a 20 miglia di distanza dalla costa.
I vantaggi di questa bandiera sono soprattutto legati alla moderna e veloce gestione dell’unità iscritta. Sia il San Marino Ship Register, front office dell’Amministrazione, sia gli enti tecnici autorizzati dalla Repubblica per le visite di sicurezza (UDICER/NAUTITEST; RINA, DNV e il BV) assicurano un servizio costante, senza soluzioni di continuità, in grado di soddisfare qualsiasi richiesta nel giro di qualche ora.
L’alto livello d’attenzione, va detto, è anche assicurato dalle dimensioni attuali del Registro: è certo che i contatti sono diretti e non si viene sballottolati da un telefono all’altro per avere risposte su proprie necessità. La digitalizzazione completa delle funzioni gestionali rende ancora più facili i rapporti uffici/utenza.
Risultano buoni anche i supporti di “customer care”. Ad esempio, la società sammarinese Maritime Technical Body, la prima specializzata “marittimista” della Repubblica, offre servizi di consulenza, perizie, forniture equipaggi ed è autorizzata all’iscrizione “resident” (i non residenti nella Repubblica di San Marino possono iscrivere nel Registro le proprie imbarcazioni, purché eleggano domicilio presso soggetti autorizzati).
Infine, per quanto riguarda le spese d’iscrizione e mantenimento della bandiera, siamo su valori abbastanza concorrenziali. A ciò si aggiungono vantaggi fiscali e schemi di tassazione vantaggiosi, che possono essere valutati caso per caso.
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