giovedì, Gennaio 30, 2025

GSC Marcello

Marcello Queirolo

Marco Nannini ormai non mi meraviglia più: sta già organizzando la prossima Global Solo Challenge  2027/2028, e già un Italiano si è iscritto:  Marcello Queirolo.

Mi sono subito incuriosito, perché quando ho letto che vive a San Canzian d’Isonzo so che lo seguirò da vicino, come ho fatto con Riccardo Tosetto. Vi chiederete perché: lui abita vicino a Monfalcone, dove tenevo la mia barca, e dove ho molti amici che lo conoscono. Ispettore per il Rina, credo che abbia tenuto la sua barca nel mio stesso marina, e quindi….ve ne parlo subito, riprendendo l’articolo che Marco Nannini ha scritto presentendolo nel sito della Regata.

Marcello porta con sé decenni di esperienza marittima, una profonda passione per la vela e un impegno a realizzare il suo sogno nello spirito autentico del GSC. Ha intenzione di competere a bordo del suo Elan 37, una barca che possiede già e che ha modificato con cura negli anni per adattarla alle sue ambizioni di navigazione in solitario.

Marcello incarna l’etica inclusiva dell’evento, scegliendo di adattare la sua barca esistente piuttosto che optare per un’opzione più orientata alle prestazioni.

La sua storia evidenzia l’essenza del GSC: offrire ai navigatori di ogni estrazione una piattaforma per affrontare l’immensa sfida di una circumnavigazione in solitario e senza scalo. Il formato delle partenze scaglionate garantisce parità di condizioni, consentendo a barche più vecchie o più lente di competere accanto a imbarcazioni moderne e più veloci.

Questo approccio innovativo rende il GSC non solo più accessibile ma anche più inclusivo, offrendo opportunità ai velisti amatoriali di realizzare i propri sogni personali e ai talenti emergenti di utilizzare l’evento come trampolino di lancio verso carriere professionali nella vela offshore.

Il GSC ha anche attirato l’attenzione di giovani navigatori e skipper semi-professionisti, alcuni dei quali vedono questo evento come un’alternativa ai costi elevati dei circuiti di regata, come il Class40, dopo una campagna Mini Transat. Mentre i budget più recenti per il Class40 sono saliti a livelli propri della vela professionale, il GSC apre una porta alternativa e rimarrà fedele alla sua missione di accessibilità, con campagne realizzabili a una frazione del costo.

Per Marcello, questa accessibilità è stata un fattore decisivo, poiché attende con entusiasmo la sua prossima pensione nel gennaio 2025, che gli darà il tempo per concentrarsi sui suoi preparativi.

Da dove viene la tua passione per la vela?

Ho viaggiato su navi dal 1976, iniziando come marinaio, e il mare è sempre stato il mio posto preferito. Tuttavia, la mia passione per la vela si è sviluppata più tardi nella vita, abbastanza tardi direi, ma è autentica e mi dà una felicità immensa.

Quali lezioni hai imparato dalla vela?

Il viaggio è ciò che conta davvero.

Cosa ti ha portato ad amare la navigazione in solitario?

È il modo migliore per connettersi con il mare, la tua barca e te stesso. Ti costringe a riflettere attentamente prima di ogni azione, aiutandoti a comprendere e apprezzare molte cose che dai per scontate sulla terraferma.

Cosa ti ha spinto a iscriverti a questo evento?

Il formato del GSC è perfetto per i velisti privati con budget limitati come me.

Come prevedi di prepararti per questo evento?

Ho intenzione di lavorare sulla mia barca, migliorarmi e navigare il più possibile, poiché andrò in pensione a partire dal 1º gennaio 2025.

Quale pensi sarà la sfida più grande?

Mi aspetto molti momenti difficili, in particolare affrontare le condizioni del mare nel sud e mantenere la concentrazione.

Parlaci della tua barca o della barca che vorresti avere.

La mia barca è un Elan 37, che ho modificato nel corso degli anni per adattarla alla mia passione per la navigazione in solitario e, più recentemente, per conformarmi alle regole della GSC.

Hai intenzione di collegare questa sfida personale a un messaggio sociale?

Sì, il mio messaggio è: La guerra finisce quando inizia il dialogo.

Esperienza di Vela

Nel corso degli anni, ho navigato in doppio in molte regate classiche dell’Adriatico, come La500 e La200. Ho anche completato diversi viaggi in solitario attraverso il Mediterraneo, navigando da Trieste a Malta, alle Isole Eolie e ritorno.