I Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti
Credo che tutti gli amici che leggono Rotte di tutto il mondo conoscano le caratteristiche della navigazione sotto il parallelo dei 40°Sud, soprattutto quando parliamo del passaggio sotto Capo Horn o delle tratte alle basse latitudini che uniscono i tre continenti del nostro globo.
In questo periodo si sta correndo la Vendèe Globe, e i regatanti sono nel pieno della zona di cui vi ho appena parlato; le difficoltà che si incontrano sono “importanti”, le condizioni meteorologiche condizionano anche le scelte tattiche, basti pensare che le distanze fra i concorrenti sono enormi. Fra il primo e l’ultimo ci sono oltre 5000 miglia, e anche il nostro Pedote dista oltre 3000 miglia dalla barca di Charlie Dalin che guida la regata.
Non seguo questa competizione con RTM, anche perché il sito ufficiale della Vendèe Globe fornisce tutte le informazioni al riguardo, e con la tecnologia attuale il contatto/collegamento con i navigatori è praticamente costante, tant’è che anche ieri ho assistito alla Televisione al collegamento con il nostro Pedote.
Riporto di seguito un articolo sulla meteorologia che caratterizza le basse latitudini del nostro emisfero.
I Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti (Roaring Forties e Furious Fifties) sono termini utilizzati per descrivere i venti occidentali intensi che soffiano attraverso l’emisfero australe, tra le latitudini di 40 e 50 gradi. Questi venti sono conosciuti per la loro forza e costanza, rendendoli un fenomeno meteorologico cruciale durante la navigazione negli oceani australi.
I Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti sono causati dalla combinazione della rotazione della Terra e della mancanza di masse terrestri nell’emisfero australe a queste latitudini. La rotazione della Terra fa sì che i venti soffino verso est, mentre la mancanza di masse terrestri consente loro di acquisire velocità e forza. Questi venti possono raggiungere velocità superiori a 100 km/h e formano mare grosse ed enormi onde.
I termini “Roaring Forties” e “Furious Fifties” sono stati utilizzati per la prima volta dai marinai nel XIX secolo durante le navigazioni nei mari del sud in riferimento al rumore forte prodotto dal vento mentre soffiava sulla superficie del mare e contro le vele e l’attrezzatura delle navi.
Questi venti possono essere imprevedibili e pericolosi, i marinai devono essere ben preparati ed esperti per affrontarli in modo sicuro. Venti forti e mari agitati possono causare danni alle barche e all’attrezzatura, i marinai devono prepararsi per la possibilità di capovolgimenti o gravi incidenti in aree remote.
Nonostante le difficoltà, navigare nei Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti può essere anche un’esperienza emozionante e gratificante. I venti forti e le onde grandi offrono condizioni di navigazione uniche per i velisti e la sensazione di aver superato questi luoghi è insuperabile.
Per navigare in sicurezza nei Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti occorre una attenta pianificazione e preparazione. Ad esempio:
- Verificare e mantenere in buone condizioni tutte le attrezzature, compresi le vele e gli strumenti di navigazione della barca.
- Allenarsi in condizioni meteorologiche difficili prima della partenza.
- Conoscere i modelli meteorologici e avere un piano B in caso di cambiamenti inaspettati delle condizioni.
- Portare abbastanza scorte e attrezzature di emergenza per la durata prevista della circumnavigazione sulla propria barca.
- Avere un mezzo di comunicazione con il mondo esterno in caso di emergenza.
I navigatori dovrebbero anche familiarizzare con i sistemi meteorologici prevalenti e la presenza stagionale di ghiaccio alla deriva per aiutare a pianificare un percorso ottimale in relazione ai venti e ai limiti di navigazione che si ritengano sicuri nella stagione.
La temperatura dell’acqua tipica in estate nei Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti può variare a seconda della posizione specifica e delle correnti oceaniche. In generale, l’acqua in queste regioni è relativamente fredda a causa dell’influenza della Corrente Circumpolare Antartica, che scorre intorno all’Antartide e mantiene bassa la temperatura dell’acqua.
Nell’Oceano Australe, dove si parla di Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti, la temperatura dell’acqua può variare da circa 5 a 10 gradi Celsius nei mesi estivi. Questo è significativamente più freddo rispetto alla temperatura dell’acqua nelle regioni tropicali o subtropicali e può presentare una sfida aggiuntiva per i navigatori che non sono adeguatamente preparati per il freddo.
È anche importante notare che, sebbene l’estate tenda ad essere la stagione più stabile con meno tempeste, la temperatura dell’acqua può scendere significativamente dopo il passaggio di un fronte freddo associato a profonde depressioni, con venti freddi e acqua sospinta direttamente dall’Antartide. Navigando nei Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti, bisogna essere preparati per l’acqua fredda con abbigliamento e attrezzature appropriate e essere consapevoli del potenziale rischio di ipotermia.
Navigare nei Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti non è per i deboli di cuore. Richiede preparazione, abilità e esperienza. Ma per chi è all’altezza della sfida, può essere un’esperienza emozionante e gratificante. Per i navigatori oceanici, è importante prendere le precauzioni necessarie e essere ben preparati per la navigazione che li attende. Con la giusta mentalità, navigare nei Roaring Forties e Furious Fifties può essere un’esperienza unica nella vita.