Plomarion “Il porto dell’ouzo”
Aggiornamento al Notiziario RTM, sezione Mediterraneo.
Plomarion (Plomari) Sporadi Orientali
Avvicinamento Punti cospicui L’abitato è evidente dal largo. Una cattedrale con campanile dietro al porto è punto cospicuo e due fumaioli alla radice della diga W sono altrettanto evidenti. I moli del porto e le strutture dei fanali sono facilmente visibili.
Ormeggio Alle barche in transito è riservata la banchina N, ormeggiare dove c’è spazio. Corpi morti solo ai pontili.
Ridosso Da tutti i quadranti, anche se con forte meltemi si instaura un po’ di risacca.
Autorità Polizia portuale.
Servizi e attrezzature portuali Servizi Acqua alla banchina N e corrente ai pontili.
Carburante In paese. Consegna con una piccola autocisterna.
Assistenza tecnica Avarie meccaniche.
Ferramenta generici.
Provviste Negozi molto forniti.
Ristoranti Buone trattorie sul porto e in paese.
Altro Ufficio postale. Banca. Sportello ATM. Noleggio
auto e biciclette. Autobus per Mitilini.
Informazioni generali
Plomarion fu fondata nel XIX secolo (col toponimo di
Bilmar) quando gli isolani tornarono ad abitare la costa
dopo la scomparsa della pirateria. Le sue case in
pietra e legno di impronta turca si affacciano su stradine
e passaggi angusti. Alle spalle, la campagna è ricoperta
di ulivi e boschi di castagni e pini. Incantevole il
paesaggio, con l’agglomerato stretto tra mare e terra.
Plomarion è rinomata anche per il suo ouzo, commercializzato
col nome di Barbajanis Ouzo, apprezzatissimo
dagli intenditori. Il Museo Barbajanis si trova a
1km dalla città. Da non mancare il festival Plomari
ouzo che si tiene alla fine di luglio.
Questo ancoraggio è contenuto nel portolano scritto da Rod Heikell “Grecia Egea. Saronico e Peloponneso Orientale – Cicladi – Eubea e Sporadi Settentrionali – Sporadi Orientali – Dodecaneso – Creta”