MAYDAY: Come chiamare soccorso in caso di emergenza in mare
Il codice “Sos” viene usato per chiedere soccorso nelle comunicazioni radiotelegrafiche.
Fu adottato nella seconda metà del secolo scorso, quando cominciò a diffondersi la telegrafia via filo. Solo all’inizio di questo secolo, però, con le scoperte di Marconi, il codice Morse divenne strumento indispensabile per il salvataggio di molte vite nei naufragi, perché fu possibile trasmetterlo via etere dalle navi.
Le tre lettere furono scelte da un’apposita commissione perché, combinate insieme, danno un codice facile da trasmettere e inconfondibile, essendo costituito, nel linguaggio Morse riconosiuto, dalla successione di tre punti, tre linee e tre punti (. . . _ _ _ . . .).
Il codice “Mayday” è stato adottato dopo l’ultima guerra con la diffusione delle comunicazioni radiofoniche (detto a voce, “esseoesse” diventa un sibilo). L’espressione Mayday deriva dalla pronuncia dell’ultima parola della frase francese “venez m’aider” (venite ad aiutarmi).
Come chiamare soccorso in caso di un’emergenza in mare dipende dagli strumenti ed equipaggiamento di bordo, ma, soprattutto da quanto la vostra imbarcazione sia lontana dalla costa e da chi é più probabile che sia in grado di fornirvi soccorso. Dovrete pertanto familiarizzarvi con le varie alternative che avete a disposizione.
I razzi
Se siete a bordo di una barca abilitata alla navigazione fino alle 3 miglia dalla costa, rimarrete delusi dalle dotazioni standard. Secondo dotazioni ufficiali di sicurezza in caso di emergenza vi troverete a scegliere tra un fischietto, una boetta fumogena e due fuochi a mano rossi. Per una barca abilitata alla navigazione fino alle 6 miglia avrete due boette fumogene e in aggiunta ai fuochi a mano. Troverete anche due razzi a paracadute a luce rossa, una piccola consolazione. Quindi dovrete fare bene I calcoli in caso di emergenza. Due fuochi o due razzi non sono molti sullo sfondo di una baia piena di altre luci.
Chiamare soccorso con fuochi, razzi o boette richiede che siate visti da qualcuno in grado di prestare soccorso o chiamare soccorso per conto vostro. In caso di emergenza potrete usare subito un primo razzo, che può essere visto anche a grande distanza. Quando vedete un’imbarcazione nei paraggi potrete utilizzare I fuochi a mano per assistere nell’approccio finale. Di giorno dovrete usare le boette fumogene, queste sono visibili da enorme distanza da un elicottero. Ma, se non vedete nessuno intorno a voli e nessuno in cielo ragionate a sangue freddo. Valutate quale sia il modo migliore di chiamare soccorso in ciascuna circostanza.
Il telefono cellulare
Non dimenticate pertanto un altro strumento a vostra disposizione, il telefono cellulare, portatelo con voi in una busta stagna e con la batteria ben carica. In caso di emergenza in mare sotto costa, se avete ancora segnale, digitate il numero della Linea blu, 1530. Se non ricordate questo numero provate con il 112 o 113 e dovrebbero comunque mettervi in contatto con la guardia costiera. Lo svantaggio del cellulare é che non state mettendo in allerta tutti coloro che sono nei paraggi e potrebbero prestarvi soccorso immediatamente. Parlerete solamente con una persona a terra che potrà intervenire solamente se sarete in grado di fornire indicazioni sulla vostra posizione.
C’é da dire la maggior parte delle guardie costiere mondiali sono in grado di ottenere una posizione approssimativa di un cellulare durante una chiamata. Questo grazie alla triangolazione fra varie stazioni GSM della rete cellulare. Questa posizione non é sempre molto accurata ma é sicuramente un buon punto di partenza.
La radio VHF
Sulle barche abilitate alla navigazione fino alle 12 miglia la situazione migliora leggermente e finalmente troveremo a bordo una radio VHF. E’ una dotazione minima per chiunque vada in mare, fosse anche solo una radio VHF portatile. La differenza principale fra una chiamata con un cellulare o VHF è che il VHF non é diretto non ad una persona sola. É indirizzata ma a tutti coloro a portata del vostro segnale, pertanto le vostre probabilità di essere soccorsi sarà maggiore. Se state utilizzando una radio VHF portatile, ricordate di non usarla portandola all’orecchio come un cellulare. Dovete portarla davanti alla vostra bocca, a circa 5-10 centimetri e di parlare chiaramente e lentamente mentre premete il pulsante di trasmissione.
I vari metodi per chiamare soccorso non sono mutualmente esclusivi, massimizzate le vostre chance di essere soccorsi utilizzando sempre tutti gli strumenti a vostra disposizione. Quindi, mentre un membro dell’equipaggio recupera I razzi e fuochi o fumogeni pronti all’uso un altro potrà prepararsi a chiamare la Linea Blu sul 1530.
In caso di emergenza in mare sotto costa, se avete ancora segnale, digitate il numero della Linea blu, 1530. Se non ricordate questo numero provate con il 112 o 113 e dovrebbero comunque mettervi in contatto con la guardia costiera.
Di norma vale la regola che il capitano dovrebbe coordinare le azioni a bordo di ogni imbarcazione. Purtroppo tutto il mondo ha potuto vedere nel caso della Costa Concordia la reazione del capitano ad una situazione di emergenza può essere totalmente inadeguata. Questo può capitare per semplice vergogna, paura, panico o chissà quale altro motivo.
In una situazione di emergenza aspettate istruzioni dal capitano o skipper, cercate di rimanere calmi e non creare confusione. Se non siete convinti delle azioni dello skipper non esitate a porre interrogativi e se ritenete opportuno effettuate voi stessi una chiamata di emergenza. Meglio un falso allarme alla guardia costiera che una vita persa. Imparate dunque le corrette procedure anche se non siete skipper ma semplici passeggeri.
La chiamata di emergenza sulla radio VHF DSC
Prima di parlare delle chiamate di soccorso a voce via Radio VHF un breve cenno sulle radio moderne abilitate alle chiamate digitali dette DSC. L’acronimo inglese sta per Digital Selective Calling – chiamata digitale selettiva. Una Radio VHF DSC é riconoscibile immediatamente dalla presenza di un tasto rosso spesso contrassegnato con la parola “DISTRESS”. Nella maggior parte dei casi protetto da uno sportellino di protezione per evitare l’attivazione accidentale.
Se siete dotati di radio VHF DSC, effettuate dunque una chiamata di soccorso tramite il tasto “DISTRESS” che va tenuto premuto per 5 secondi.
La radio VHF DSC trasmetterà automaticamente un MAYDAY sul canale digitale 70. Il vostro messaggio raggiungerà tutte le imbarcazioni e guardie costiere in range. Se la radio é collegata al vostro GPS di bordo come dovrebbe essere trasmetterà anche la vostra posizione esatta.
Dopo aver premuto il tasto DISTRESS, aspettate la risposta automatica della Guardia Costiera. In ogni caso, che la riceviate o meno, dopo 15 secondi effettuate la chiamata di emergenza VHF tradizionale.
Il MAYDAY via radio VHF
La chiamata di soccorso é definita MAYDAY deriva in origine dal francese “M’aider”, soccorso. Sulla radio VHF va fatta sul Canale 16 in queste due situazioni:
- esiste un pericolo imminente alla vita di uno o più membri dell’equipaggio
- esiste pericolo imminente per l’integrità della barca
Quindi il MAYDAY va utilizzato sempre ed immediatamente in caso di emergenza medica. Se non siete dottori non immaginate di esserlo diventati improvvisamente – non rimuginate troppo in caso di dubbio. Potrebbe trattarsi di contusioni gravi, un membro dell’equipaggio svenuto un taglio con emorragia significativa. Questi sono tutti esempi di situazioni mediche che meritano l’immediato ricorso ad una chiamata MAYDAY.
Il MAYDAY può essere cancellato
Se poi risulterà che il vostro ferito non era poi cosi’ grave non importa. Ricordatevi che I tempi per tornare a terra dal mare sono infinitamente più lunghi che con un’ambulanza a terra. In caso di improvviso peggioramento della vostra emergenza medica avrete solo perso tempo utile ritardando la chiamata dei soccorsi.
Se c’é un incendio a bordo dovrete combattere con gli estintori il diffondersi del fuoco ma anche chiamare immediatamente un MAYDAY. Una barca in vetroresina puo’ affondare in preda alle fiamme in pochissimi minuti. Stara’ a voi valutare se spendere questi minuti tentando di spegnere le fiamme o chiamare soccorso prima di abbandonare la barca.
Se c’é una falla e state imbarcando acqua rapidamente, chiamate immediatamente un MAYDAY. Questo prima di dedicarvi alle pompe di sentina, la situazione potrebbe peggiorare rapidamente. Se lo facesse non vi lascerebbe più il tempo di effettuare una chiamata di emergenza.
Se un membro dell’equipaggio cade a mare, dovrete preoccuparvi innanzitutto di rimanere il piu’ vicino possibile all’uomo a mare. Per quanto possibile mai perderlo di vista, l’argomento merita un approfondimento che non faremo in questa sede. In ogni caso, in caso di uomo a mare chiamate immediatamente un MAYDAY. Se poi riuscirete a recuperare la persona senza assistenza dei soccorsi potrete cancellare il MAYDAY.
Il PAN PAN
La prudenza non é mai troppa ma non abusate della chiamata MAYDAY. Se c’è un problema ed avete bisogno di assistenza ma non sussiste pericolo immediato alla vita umana o all’integrità della barca potete utilizzare il PAN PAN. Con questa chiamata potete indicare una situazione di emergenza non immediata.
Esempi di PAN PAN potrebbero essere quelli di una barca a motore che ha finito il carburante e necessita di essere rimorchiata in porto. Oppure, una barca a vela che dopo aver disalberato non ha subito danni allo scafo e non ha persone ferite a bordo. Necessiterà magari assistenza per tornare in porto o vuole allertare nel caso la situazione deteriori. Questi sono solo alcuni esempi ed ogni situazione dovrà essere valutata individualmente.
La chiamata MAYDAY
Passiamo dunque alla procedura corretta per un MAYDAY via radio VHF.
Parlando lentamente e scandendo bene ogni parola premete il pulsante del VHF e pronunciate:
La Chiamata
MAYDAY MAYDAY MAYDAY (3 volte)
Questa é l’imbarcazione Isabella Isabella Isabella (Il nome della barca ripetuto 3 volte)
MAYDAY Isabella MMSI 2451234 Call sign Alfa Bravo India Zulu
Fornite la posizione
La mia posizione é 45 gradi 36 minuti Nord, 6 gradi e 22 minuti EST
Indicate in massima sintesi qual’é il problema
La barca sta affondando
Specificate che richiedete assistenza
Richiediamo assistenze immediata
Quante persone a bordo?
Siamo 5 persone a bordo, 3 uomini e 2 bambini, indossiamo giubbotti di salvataggio
Altre informazioni utili
Stiamo preparandoci a lanciare la zattera di salvataggio
Concludete
Passo
Se nessuno risponde ripetete la chiamata dopo due minuti, nell’attesa potrete ovviamente tentare altri metodi per chiamare soccorsi. Per esempio con i razzi, i fuochi o le boette fumogene e il cellulare di cui abbiamo già parlato.
Se non siete in acque territoriali italiane effettuate la chiamata in inglese che é la lingua internazionale per le comunicazioni d’emergenza.
Vi consiglio di preparare una scheda impermeabile con I dati della vostra barca da esporre vicino alla vostra radio VHF. Così, qualsiasi sia la situazione, anche un membro dell’equipaggio inesperto possa effettuare la chiamata. Prima di uscire in mare con un equipaggio a voi nuovo é opportuno illustrare come fare la chiamata. Dovrete illustrare nel vostro briefing anche i principi base di funzionamento della radio VHF e dove si trovano tutte le altre dotazioni di sicurezza.
Se non si tratta di un’emergenza potrete usare la chiamata PAN PAN, che é identica alla chiamata MAYDAY ma anziché utilizzare la parola chiave MAYDAY utilizzerete la parola chiave PAN PAN
Il SECURITÉ
Esiste un terzo tipo di chiamata, detto SECURITÉ, ripetuto sempre tre volte. Normalmente viene utilizzato dalle stazioni di terra prima di annunciare le previsioni meteo o per comunicazioni di sicurezza. Nulla vi vieta di utilizzare questa chiamata per effettuare segnalazioni di sicurezza a chi vi circonda. Per esempio:
SECURITE SECURITE SECURITE Questa é Isabella Isabella Isabella
SECURITE Isabella
Avvistato container semi-sommerso in posizione approssimativa di 45 gradi e 24 minuti Nord, 03 gradi e 12 minuti EST
A seguito della vostra chiamata potrete per esempio essere contattati dalla guardia costiera per ulteriori dettagli. Sarà poi la guardia costiera a prendersi in carico di effettuare successive segnalazioni alle altre imbarcazioni.
Vi consiglio però di contattare la guardia costiera sul canale 16 che vi chiederà di passare su un canale operativo. Su questo canale potrete spiegare alla guardia costiera la situazione lasciando che sia la guardia costiera ad occuparsi di effettuare le segnalazioni di sicurezza SECURITE. La loro radio sulla della stazione di terra ha sicuramente una portata molto più ampia della vostra radio di bordo.
La chiamata di emergenza quando siete al largo
Se siete su un’imbarcazione abilitata alla navigazione oltre le 12 miglia e fino a 50 la radio VHF rimane ancora il vostro strumento principale. Infatti le dotazioni obbligatorie aggiungono solo 2 razzi a paracadute oltre a quanto già era prescritto entro le 12 miglia. Solo sulle barche abilitate alla navigazione oltre le 50 miglia é obbligatorio un EPIRB
Cos’è l’EPIRB
L’acronimo inglese EPIRB sta per Emergency Position Indicating Radio Beacon. Si tratta di una boetta di emergenza di segnalazione radio della posizione per effettuare una chiamata di Emergenza direttamente via satellite. Per attivarla occorre premere un bottone ma leggete le istruzioni della vostra unità. Ne esistono infatti di automatiche che si attivano a contatto con l’acqua. Altre sono totalmente manuali con bottoni più o meno complicati per evitare l’attivazione accidentale. Alcune unità hanno un ricevitore GPS integrato altre no, dipende dai modelli (e dal prezzo!).
L’EPIRB é sicuramente uno degli strumenti più potenti a disposizione quando siete al largo. Tuttavia non vi permette di entrare in comunicazione con I soccorritori e spiegare la situazione. Una volta attivato può essere cancellato solo via VHF o telefono satellitare chiamando la guardia costiera. Inoltre l’EPIRB non indica la natura del vostro problema partendo la guardia costiera dovrà presumere il peggio. Non stupitevi se vedrete un aereo da ricognizione sorvolarvi entro poche decine di minuti o un elicottero.
Ricordate che la guardia costiera tenterà di verificare se l’attivazione dell’EPIRB non é per caso avvenuta accidentalmente. Sul modulo di registrazione del vostro EPIRB avrete indicato il vostro numero di telefono cellulare e quello di una persona di riferimento. Accertatevi di aver informato questa persona della vostra navigazione, con orari previsti di partenza ed arrivo. In questo modo, in caso di attivazione dell’EPIRB potrà immediatamente confermare che siete effettivamente in navigazione. Questo permetterà di accelerare notevolmente il tempo di risposta della guardia costiera.
Anche se avete un EPIRB, in caso di emergenza sfruttate comunque tutti gli strumenti a vostra disposizione. La sequenza potrebbe dunque essere di premere innanzitutto il “DISTRESS” sulla vostra radio DSC. Questo perché potrebbe esserci un’altra imbarcazione vicina a voi che potrebbe fornire assistenza immediata. Poi potrete passare ad attivare il vostro EPIRB ed infine effettuare una chiamata MAYDAY via Radio VHF.
Altri metodi
Su una barca preparata per la navigazione d’altura potrete anche trovare una radio SSB. Con questa potrete effettuare una chiamata MAYDAY su onde HF o MF a lungo raggio.
Potrebbe esserci anche un telefono satellitare, col quale chiamare, la guardia costiera o il centro di soccorso di competenza delle acque in cui navigate. Nel dubbio, in Europa potete chiamare il 112 ma informatevi prima di partire.
Potreste avere a bordo un’Inmarsat-C, altro sistema che é dotato di un bottone di emergenza simile a quello delle radio DSC. Questo comunica la vostra chiamata di emergenza via satellitare, va tenuto premuto per 5 secondi.
Conclusioni
Se c’é un’emergenza a bordo non esitate a chiamare aiuto. A bordo di ogni imbarcazione troverete dotazioni quali fuochi, razzi o fumogeni. Leggete regolarmente le istruzioni di utilizzo e controllate la data di scadenza. Sulle barche senza radio ricordate che il telefono cellulare puo’ essere utilizzato per chiamare soccorso al numero della linea blu 1530.
Ogni situazione di emergenza va valutata individualmente in base alla sua gravità e all’esperienza dello skipper e dell’equipaggio. Se avete una radio VHF effettuate una chiamata di emergenza con il bottone DISTRESS seguita da una chiamata a voce MAYDAY. Questo solo se c’é rischio alla vita umana o all’integrità della barca. Non occupate il canale 16 inutilmente, ma se avete dubbi chiamate sempre soccorso. La guardia costiera vi chiederà di passare su un canale operativo dopo il vostro MAYDAY dove potrete discutere la situazione e ricevere assistenza.
Se fate navigazione d’altura dovreste avere altre dotazioni quali un EPIRB, la radio SSB, il telefono satellitare o l’Inmarsat-C. Familiarizzatevi con le procedure per chiamare soccorso di ognuna di queste alternative.
Indipendentemente dalla vostra area di navigazione, costiera o attorno al mondo informate sempre qualcuno a terra dei vostri programmi. Se tutti gli strumenti a vostra disposizione per chiamare soccorso fossero inefficaci vi rimane ancora una piccola chance di salvarvi. Questo magari nella situazione in cui abbiate dovuto abbandonare la barca improvvisamente a causa di un incendio.